Vi avevamo già parlato in questo articolo sui muretti a secco patrimonio unesco, della possibile candidatura della “tecnica dei muretti a secco” pugliesi e del Salento, portata avanti dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e con la Commissione Nazionale Unesco.
Bene! Da poche ore, con approvazione all’unanimità da parte dei 24 stati membri del comitato Unesco, riuniti a Port Luis, i muretti a secco diventano ufficialmente patrimonio immateriale Unesco.
“Le strutture a secco sono sempre fatte in perfetta armonia con l’ambiente e la tecnica esemplificata una relaziona armoniosa fra l’uomo e la natura”.
Questa è la tesi validata dall’Unesco aggiungendo che si tratta di uno uno dei primi esempi di manifattura umana, sia per fini abitativi che per scopi collegati all’agricoltura”
“Questi manufatti, – si dichiara da Coldiretti – diffusi per la maggior parte delle aree rurali e su terreni scoscesi, hanno modellato numerosi paesaggi, influenzando modalità di agricoltura e allevamento, con radici che affondano nelle prime comunità umane della preistoria.
La funzione dei muretti a secco è fondamentale nella prevenzione delle frane, delle inondazioni e delle valanghe; nella lotta all’erosione e alla desertificazione della terra, aumentando la biodiversità e creando condizioni microclimatiche adeguate per l’agricoltura in un rapporto armonioso tra uomo e natura”.
Ma perché dargli questa importante certificazione?
Grazie a Unesco potremo valorizzare ancora di più l’unicità del nostro territorio; e in linea con i Piani di Sviluppo Rurale (PSR), la Puglia è pronta a valorizzare tale riconoscimento, facendosi promotrice insieme altre regioni di questa importante certificazione.
“Vogliamo valorizzare i muretti a secco, li metteremo al centro di nuovi itinerari” afferma l’assessore regionale pugliese al Turismo.
La Regione Puglia già con la sottomisura 4.4 (a) del PSR 2014-2020, promuove il ripristino dei muretti a secco, volti a garantire la tutela delle specie e degli habitat di interesse comunitario al fine di arrestare la perdita di biodiversità entro il 2020.
Grazie al lavoro congiunto di PugliaPromozione e della Regione Puglia, “puglia 365” ha attivato alcuni laboratori della pietra e di costruzione dei muretti a secco.
Sicuramente ci aspetta un futuro roseo e ricco d’iniziative per i nostri muretti a secco!